La piattaforma di condivisione video, celebre in origine per contenuti virali di balletti e gag divertenti, ultimamente sta vivendo una seconda primavera: grazie al successo dell’hashtag #TikTokMadeMeBuyIt, il social cinese si sta gradualmente tramutando in un efficace strumento commerciale.
Il desiderio di sfruttare questo fenomeno ha spinto alcune aziende a ripensare le loro strategie commerciali, arrivando a introdurre in certi casi perfino una nuova figura professionale, quella del Chief TikTok Officer.
Indice
#TikTokMadeMeBuyIt
Un hashtag che conta oltre 9 miliardi di visualizzazioni e che ha consacrato TikTok come piattaforma commerciale. Degli utenti iscritti, oltre la metà dichiara di aver acquistato un prodotto o aderito a un servizio dopo averlo visto apparire nella home.
Prodotti cult
Creazioni recenti, come il profumo Cloud di Ariana Grande, e prodotti dalla lunga tradizione, come il rossetto Almost Lipstick di Clinique, sul mercato dagli anni Settanta, trovano democraticamente spazio sulla piattaforma e diventano oggetti di culto allo stesso modo.
Non solo luxury
La cultura degli acquisti virali non investe soltanto in beni di lusso, ma anche in scatole di fazzoletti, gadget igienizzanti, serrature smart… e la viralità istantanea non si ripercuote solo sugli e-commerce, ma anche sui punti vendita tradizionali. A New York, ad esempio, ha aperto “Viral Trends NY”, un centro esclusivamente dedicato alla vendita di prodotti diventati famosi grazie a TikTok.
In conclusione
La rapidità di evoluzione delle tendenze digitali influenza i consumatori e la loro propensione all’acquisto.
Un social contenitore di video virali come TikTok ha una capacità di diffusione delle idee enorme, e come tale non può essere sottovalutato. Quello di TikTok è un caso che ribadisce quanto sia importante per il buon comunicatore rimanere aperto, sensibile e costantemente aggiornato rispetto alle nuove tendenze.